sabato 15 giugno 2013

Colori e ricordi d'oriente...

Se il genio della lampada potesse esaudirmi i fatidici tre desideri..dopo aver richiesto salute per me e i miei cari..la serenità interiore per poter affrontare qualunque evento mi presenti la vita...chiederei la possibilità di viaggiare per il mondo per conoscere posti, civiltà, abitudini, usi, costumi d'ogni parte della terra..
Da ogni luogo porterei con me un oggetto che la rappresenta e sicuramente... un vestito.
L'abito è il biglietto da visita, un modo per interpretare la visione che un popolo ha di se.
Per dirla con un proverbio nostro..."l'abito non fa il monaco..ma il monaco fa l'abito.."..la seconda parte l'ho aggiunta io a voler intendere che "il monaco" crea l'abito fornendo un' immagine di se e dei propri ideali..povertà, opulenza, uniformità o distinzione da altri gruppi.
Nei miei..ahimè pochi.. viaggi nei paesi d'oriente, ho portato con me alcuni vestiti...di cui vi mostro alcune foto...






questa esplosione di colori e ricami con fili dorati proviene dall'Egitto ..indosso una tipica Galabia ..un tripudio di colori su una tunica fondo nero, lunga alla caviglia, con modesta scollatura...non ricordano moltissimo gli arredi interni delle dimore tradizionali orientali?...






 Questo abito, invece è una tunica invernale tipica della Tunisia, lunga alla caviglia, scollatura appena accennata, ricco ricamo dalle spalle alla vita, in shantung di seta color oro e marrone...








Non trovate, nei ricami, analogia con le architetture dell'antica Cartagine ?









Anche in questo abito acquistato a Sidi Bou Said..dai colori turchese con ricami bianchi..riuscite a percepire l'atmosfera delle vie della cittadina turistica? dei colori delle porte e finestre, insieme con l'architettura delle sue casette?

                                                                 



 

Nell'immaginario collettivo, gli abiti tradizionali delle donne orientali non velate sarebbero simili a quelli delle danzatrici del ventre...leggiadre odalische di harem, con abiti che scoprono parti del corpo....nulla di più falso, le galabie delle donne ( o gillàba) sono simili a quelle degli uomini, le quali si distinguono soltanto per il colore meno intenso e  la semplicità dei decori..
Molto spesso la donna in abito tradizionale orientale predilige la composizione casacca lunga dai colori vivaci e pantalone che arriva alla caviglia, scoprendo l'accuratezza nella scelta dei sandali e il decoro nelle dita dei piedi..


 

























Questa tunica color zafferano è la mia preferita...indossandola si sentono i profumi di spezie immagazzinati  nella mia mente... dà la medesima sensazione anche a voi che osservate?.. zafferano, curry, paprika..sapori d'oriente.





domenica 9 giugno 2013

martedì 4 giugno 2013

Glamour.... con Sara

Glamour....cosa si intende?.. non è facile da spiegare in una parola....in italiano letteralmente vuol dire incantesimo,  fascino irresistibile..che attiene all'eleganza ma non necessariamente alla moda.. che attira l'attenzione ma non necessariamente bellezza...è magia..è una sensazione, uno stato d'animo che riesci a trasmettere, un' atteggiamento percepibile ma non ben qualificabile, contagioso ma irraggiungibile, evanescente ma immortale...Attira gli occhi su di se ma la percepisci con altri sensi..come un profumo persistente..che continui a sentire anche quando l'essenza è svanita...Il glamour è grazia e stile, ma oscilla tra il sexy ed il sensuale..e soprattutto è un inno alla libertà ed audacia...
Cosa c'è di più difficile di una foto glamour?...una foto che deve trasmettere queste sensazioni non è facile da creare..e poi chi può dire se è veramente glamour o "ai limiti"?...ciascuno pone i propri limiti nel modo di vivere..quindi una foto che io trovo glamour sulla base della mia personalità può travalicare i limiti del gusto di un'altro..
In tale campo non parliamo di bellezza oggettiva..ma di incanto soggettivo, di spettacolo...in cui chi guarda trae piacere dall' immagine, di trasmissione e percezione dell' erotismo...
Questo il fine che mi proponevo di raggiungere nel realizzare il progetto fotografico che, con il pudore che mi proviene dall'essere una novizia della fotografia, oggi ho piacere di condividere..







































quello che costituisce fascino per qualcuno, può essere considerato eccessivo per qualche altro....come un'aroma, un' essenza percepita come irresistibile da taluno e fastidiosa da altro....



il glamour non ha nulla a che vedere con la pornografia, poichè non esiste pornografia, ma bensì "pensieri pornografici" di gente che avendo un pessimo vissuto corporeo necessita eccitarsi attraverso qualunque cosa svegli in essa il senso della libidine.















In ogni foto si esprime se stessi.....il gioco che si instaura tra chi scatta e chi posa è di reciproco "possesso" mediato dalla fotocamera..più intenso è il gioco..migliore sarà il risultato espressivo.. il fotografo parla attraverso le labbra della modella...una bella foto trasmette una comunione di intenti..


















La giovane modella che mi ha accompagnato in questo tentativo fotografico è Sara Costa, modella ed insegnante di ballo, siciliana di nascita e spagnola d'adozione, dalla sensualità dolce ed aggressiva al contempo...vincitrice di alcuni concorsi di bellezza..lanciatissima nel mondo della fotografia..che ringrazio per la sua gentilezza e disponibilità




























seduzione, eleganza, stile, audacia....questa la mia esercitazione fotografica...
cui ne  farò seguire altre...e spero possa essere da voi apprezzata..